Campo Testaccio

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CAT_IMG Posted on 18/11/2013, 12:38

AS Roma Ultras

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Per chi è nato negli anni '70 questo stadio rappresenta un qualcosa di mitico.
Specialmente per chi ha avuto la fortuna di sentirne parlare da un parente o da un amico anziano. Per chi vi scrive era uno zio, dalla grande memoria sportiva, a descrivere le gesta di Bernardini, Ferraris, Masetti, Carpi, Amadei… Lo stadio, che si trova in via Zabaglia, ospita attualmente la squadra del "Testaccio Calcio", ma Sensi ha promesso di farvi giocare almeno una delle squadre giovanili della Roma. Le strutture sono molto diverse da quelle di allora. Attorno al terreno di gioco ci sono dei campi da basket e presto sarà costruita anche una palestra. L'obiettivo della giunta capitolina è quello di risanare tutta l'area dello stadio che, dal giorno della demolizione, si trova in una situazione di grave degrado.
L'impianto fu progettato dall'ingegner Silvio Sensi, padre di Franco (presidente del terzo scudetto romanista), su modello degli stadi inglesi (in particolare su quello dell'Everton).[2] Aveva quattro tribune di legno verniciate con i colori della squadra (giallo oro ed il rosso pompeiano), le quali avevano una capienza di 20 000 spettatori, ed un campo in erba le cui dimensioni potevano essere regolate in base alle esigenze della squadra. L’impianto di Testaccio comprendeva anche l’abitazione dell’allenatore, un edificio sul cui muro esterno era dipinto lo stemma gigantesco della società giallorossa.[2]
Per far quadrare i conti e pagare le rette annuali del campo, la dirigenza giallorossa praticava prezzi piuttosto alti. Un biglietto di tribuna coperta costava dalle 30 alle 35 lire, la laterale dalle 20 alle 25 lire, i distinti dai 12 alle 15 lire, le gradinate tra le 8 e le 10 lire, i popolari 5-6 lire, i balilla avevano una riduzione a 2 lire mentre il 50% di sconto veniva concesso alle donne, ai dopolavoristi, ai militari ed agli universitari; nonostante ciò, Testaccio risultava spesso esaurito. La media degli incontri (alta per l'epoca) era di 10 mila spettatori. Chi era senza biglietto era solito appostarsi in cima al Monte dei cocci, che sovrastava lo stadio dal lato di via Zabaglia, ma da dove si vedeva giusto metà del terreno di gioco a causa della tettoia della tribuna che ostruiva la visuale.[3]


Il Campo Testaccio in una foto dell'epoca
Lo stadio è famoso tra i tifosi della squadra giallorossa per via del periodo a cui è legato, quello delle prime partite della Roma e delle prime vittorie del club, tra le quali quella contro la Juventus il 15 marzo 1931, sconfitta per 5-0 (dal quale fu tratto il film Cinque a zero); da lì nacque il soprannome, utilizzato ancora oggi, di Roma testaccina.[4] La Roma giocò a Testaccio fino alla stagione 1939-40, in seguito alla quale l'impianto venne abbandonato poiché dava segni di cedimento ed aveva subito ristrutturazioni che ne avevano sensibilmente ridotto i posti. Dopo l'ultima gara, lo stadio venne abbattuto il 21 ottobre 1940. Durante la stagione 1937-38 l'impianto fu abbandonato in occasione di alcune gare particolarmente importanti, in quanto la struttura lignea della tribuna dei "Distinti" cominciava a dare segni di cedimento. La struttura fu così sostituita da una costruzione in cemento (la cui realizzazione richiese quasi un anno) più sicura, ma ciò non impedì il definitivo abbandono dello storico Campo Testaccio divenuto oramai inadatto ad accogliere la numerosa tifoseria giallorossa, la quale, in seguito al primo scudetto, era nettamente aumentata di numero.[2]
Alla presenza del sindaco di Roma, del presidente giallorosso Franco Sensi e di molti campioni romanisti del passato, il 27 novembre 2000 lo stadio Testaccio fu riedificato, anche se di dimensioni inferiori rispetto alla precedente struttura e con un progetto diverso da quello portato avanti inizialmente dalla stessa AS Roma, che prevedeva un campo sportivo da 10 000 posti e 4000 posti auto.[2] Fu tuttavia rispettata la vecchia collocazione dell’impianto, ai lati lunghi da Via Zabaglia e Via Caselli. Attualmente il piccolo impianto in terra battuta ospita la squadra dell'Associazione Sportiva Testaccio e, per volere dello stesso Sensi, alcune formazioni giovanili della Roma; l’area è stata inoltre valorizzata con la realizzazione di giardini e la costruzione di un centro sportivo multifunzionale.[2] In seguito alla partenza dei lavori nel 2008 per la costruzione di un parcheggio sotterraneo, l'impianto sportivo ha subito una degradazione a livello strutturale ancora oggi non risolta

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La canzone di Testaccio
Cor core acceso de la passione
undici atleti Roma chiamò
e sott'ar sole der Cuppolone
'na bella maja e du' colori je portò.
Li du' colori de Roma nostra
oggi signora der futtebbal,
non più maestri né professori
mo' sò dolori
perché "Roma" ce sa fà.
C'è Masetti ch'è primo portiere;
De Micheli scrucchia ch'è 'n piacere;
poi c'è quer torello de Bodini;
cor gran Furvio Bernardini,
che dà scòla all'argentini.
Poi c'è stà Ferraris er mediano,
granne nazionale e capitano;
Chini, Fasanelli e Costantino,
cò Lombardi e cò D'Aquino;
Vorche (Volk, n.d.r.) è 'n mago pe' segnà!
Campo Testaccio
ciai tanta gloria,
nessuna squadra ce passerà.
Ogni partita
è 'na vittoria,
ogni romano è n'bon tifoso e sà strillà.
Petti d'acciaio, astuzia e core
corpi de testa da fa 'ncantà.
Passaggi ar volo co' precisione
e via er pallone che la rete và a trovà.
Quanno che 'ncomincia la partita
ogni tifosetta se fà ardita,
strilla Forza Roma a tutto spiano
co' la bandieretta 'n mano,
perchè cià er core romano.
L'ala centra e Vorche (Volk, n.d.r.) tira e segna,
questo è er gioco e "Roma" ve lo 'nsegna!
Cari professori appatentati
sete belli e liquidati
perché Roma ce sa fà.
Semo giallorossi e lo sapranno
tutti l'avversari de st'artranno.
Fin che Sacerdoti ce stà accanto
porteremo sempre er vanto
Roma nostra brillerà




www.asromaultras.org/testaccio.html

Edited by Gladiatore88 - 24/11/2013, 14:39
 
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